A.C. TRENTO 1921 E RARI NANTES TRENTO RAFFORZANO LA COLLABORAZIONE: ANCHE QUEST’ANNO ESORDIENTI E PULCINI SI DIVIDONO TRA IL CAMPO E LA PISCINA. CONT: “PRIMA CHE CALCIATORI I NOSTRI GIOVANI SONO ATLETI E IL NUOTO RAPPRESENTA UNO STRAORDINARIO STRUMENTO DI CRESCITA”

Una proposta formativa che, volutamente, va oltre i canoni convenzionali, per allargare il raggio d’azione, perché i giovani calciatori del Settore Giovanile gialloblu, prima di essere tali, sono e devono essere considerati degli atleti. A trecentosessanta gradi.
Per il secondo anno consecutivo, dopo la felicissima esperienza vissuta nella scorsa stagione, il progetto “calcio – nuoto” prosegue: la collaborazione tra l’A.C. Trento 1921 e la Rari Nantes Trento (nata nel 1930), due realtà sportive storiche del panorama sportivo della città e, più in generale, dell’intera Provincia, dunque, si rafforza con un unico obiettivo: migliorare il percorso di crescita dei giovani atleti.
Il gruppo degli Esordienti (atleti nati nel 2012) si sta già cimentando nelle lezioni di nuoto, che si svolgono presso la piscina del Centro Sportivo “Ito Del Favero” di Madonna e poi toccherà al gruppo Pulcini dell’annata 2013.

“È un plus gratuito che proponiamo ai ragazzi che già fanno parte della nostra “cantera” – spiega Matteo Cont, Responsabile del Settore Giovanile e dell’Attività di Base del Club e che, già nella scorsa stagione, abbiamo voluto implementare nel “normale” programma d’allenamenti per permettere ai nostri atleti, perché così vogliamo definirli e non semplicemente “calciatori”, di cimentarsi in un percorso ad amplissimo raggio. Dal punto di vista motorio si tratta di un’esperienza molto importante che, grazie alla collaudata collaborazione con una realtà importante e strutturata quale è la Rari Nantes Trento, permette ai ragazzi di migliorare le capacità motorie e d’entrare in possesso di un’elevata quantità di movimenti”.

Il nuoto permette, infatti, di allenare contemporaneamente tutti gli arti, “conoscere” il proprio corpo in maniera diversa e imparare a muoverlo in un contesto assolutamente diverso (allenandosi in un liquido la sensibilità aumenta notevolmente) rispetto a quello in cui i giovani atleti sono abituati, ovvero il campo da calcio.

“Il concetto di multilateralità della pratica sportiva – gli fa eco Manuele Villani, Coordinatore della Scuola Nuoto della Rari Nantes Trento – è molto importante, così come è meritevole di sottolineatura il fatto che due realtà storiche come Rari Nantes e Trento, appartenenti a mondi sportivi apparentemente così distanti, si mettano assieme e decidano di collaborare con lo scopo di migliorare il percorso sportivo di giovani atleti. I gruppi 2012 e 2013 sono seguiti da due nostri validi istruttori, Tommaso Decarli e Jovan Ilievskj”.

Dieci sono le lezioni di nuoto a cui partecipano entrambe le formazioni e, un’ulteriore particolarità, è rappresentata dal fatto che l’ora di lezione di nuoto è sempre immediatamente successiva all’allenamento sul campo. Insomma, dal calcio al nuoto il passo è molto più breve di quanto si pensi.

“La pratica del nuoto – conclude Cont – permette inoltre, e questo è un aspetto fondamentale nella pratica di qualsiasi sport, d’imparare ad utilizzare nel modo più corretto la respirazione, senza dimenticare l’aspetto umano. Per i ragazzi e lo staff tecnico si tratta di una sorta di Team Building, un modo diverso per affiatare il gruppo in un ambiente assai diverso rispetto a quello abituale di tutte le altre sedute”.

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