L’EDITORIALE DEL DIRETTORE GIOVANNI CESCHI
“2024, L’ANNO DELLA STORIA”
Chi l’avrebbe mai detto a Meda, nella fredda serata brianzola alla vigilia del Natale 2023, incupito dalla sconfitta con il Renate, che a Meda quasi un anno dopo si sarebbe eguagliato un record d’imbattibilità? Ma i regali sotto l’albero sono più preziosi ancora: ai titoli di coda del 2024 gialloblù non c’è soltanto un record di sedici risultati utili consecutivi da celebrare, che entrerà negli annali come la migliore striscia positiva insieme a quella del Trento di Giorgio Bozzato ‘70/71, e suscettibile già oggi di essere superata in caso di risultato positivo con il Novara; c’è anche un dato statistico che nessuno finora ha messo in rilievo: il 2024, inteso come girone di ritorno del torneo 2023/24 sommato all’andata del torneo attuale, è di gran lunga l’anno più felice della storia gialloblù nella terza serie nazionale. Cioè il punto più alto mai toccato dalla società di viale Sanseverino nei suoi orgogliosi, ma non sempre gloriosi, centotré anni di storia.
Numeri impressionanti: dal 13 febbraio ad oggi, timonieri Francesco Baldini prima e Luca Tabbiani poi, tredici vittorie, quattordici pareggi e appena quattro sconfitte (tre delle quali con le blasonate Atalanta, Vicenza e Padova). Un bottino di 53 punti che, se il campionato si disputasse nell’anno solare, collocherebbe il Trento ai vertici assoluti del girone A. Alzi la mano chi, dopo la gara persa in Brianza all’ultima di andata di un anno fa, aquilotti anonimi a centro classifica, avrebbe scommesso in un nuovo anno coronato dal primo storico approdo ai playoff e da un quarto posto dietro le favorite. Alcuni segnali c’erano, e li abbiamo messi in luce nel precedente editoriale: dal 2021, un gradino sempre più su da un anno all’altro (salvezza ai playout, salvezza diretta, approdo ai playoff); ma sappiamo bene che ogni passo ulteriore, a questi livelli di professionismo, comporta una difficoltà e uno sforzo economico, tecnico e organizzativo che non sempre sono coronati da successo, anche in piazze ben più blasonate. Per rendersene conto basta un’occhiata alla classifica del girone A.
E invece il Trento ora è lì saldamente, a giocarsela con le grandi. Grazie alla passione visionaria di Mauro Giacca lo fa in un palcoscenico, il nuovo Briamasco, da strabuzzarsi gli occhi dei bambini che eravamo quando, negli anni Ottanta, abbiamo calcato per l’ultima volta i prati della terza serie. Lo fa con un allenatore, Luca Tabbiani, che sta dando lezioni di bel gioco e ha impresso alla squadra una mentalità vincente con la concretezza gentile e caparbia della sua idea di calcio: andare a vedere il Trento significa godersi le trame di un gruppo di giocatori che insieme si divertono e divertono. Un’alchimia fantastica, che tanto più apprezziamo quanto meno, per decenni, c’eravamo abituati.
Sfogliando questo numero di Passione gialloblù, in un Briamasco che la passione ha ricominciato a riscoprirla davvero, prepariamoci a un periodo delle Feste che potrebbe regalarci, con le grandi, un ulteriore salto di qualità: di qui a metà gennaio Novara, Vicenza, Padova, Lecco, Atalanta. Il regalo, di giocarci queste sfide respirando l’aria frizzante della vetta, lo abbiamo già scartato.
A tutti gli sportivi, felice Natale di sogni gialloblù!